Cara Napoli… Lettera d’amore de “I siciliani”

Ci scrive uno dei giornalisti de “I Siciliani giovani”, Omar Qasem.
L’amore per Napoli ed in particolar modo per i Quartieri Spagnoli in una lettera d’amore.

Cos’è “I siciliani giovani”?

“I Siciliani” fu fondato a Catania nel 1983. Il giornale si occupò sin dalla sua nascita di antimafia; non fu facile, la malavita era un problema che si voleva evitare di affrontare. Non era però della stessa opinione il fondatore del giornale Giuseppe, detto Pippo, Fava che fu ucciso per mano del clan Santapaola-Ercolano.
Dopo la morte del suo fondatore, per cui all’inizio si parlò addirittura di delitto passionale, il giornale visse molte vicissitudini fino a riaprire definitivamente come “I Siciliani giovani” per continuare, dal basso, la lotta alla malavita, attraverso, appunto, l’antimafia sociale.

Ecco la lettera d’amore.

Cara Napoli,
È da Catania che ti scrivo, ti ricordi di me?
No, probabilmente no, da te viene così tanta gente, ti sarai dimenticata.
Io sono un ragazzo di 15 anni in vacanza con la famiglia, sono stato tre giorni da te. Alla fine ho detto a mia madre: “Napoli è l’unica città che sostituirei con Catania”.
Io sono un ragazzo di 19 anni, tornato da te per uno stage di giornalismo. Ho parlato con tanta gente, ti ho conosciuta a fondo e sì, solo per te potrei rinunciare alla mia Catania.
Sai qual è la cosa che mi ha colpito più di te? I cartelli con i nomi delle vie. Sotto ci scrivi il quartiere corrispondente, è stata la prima cosa che ho notato quando ho messo piede ai Quartieri Spagnoli. Anche noi a Catania siamo pieni di vie e viuzze, quartieri definiti “belli” e quartieri “brutti” o, più semplicemente, abbandonati. Ma questo senso di appartenenza noi non lo abbiamo. Scrivere sotto ogni via il nome del quartiere dà un senso di unità, fratellanza e, appunto, appartenenza inimitabile.
Non dico che mi piaci per il cibo, non vorrei essere banale. Da te si mangia bene, benissimo, ma te l’ho detto, sono di Catania, anche giù da me ci sappiamo fare. È la gente che mi piace, mi piace poter chiacchierare tranquillamente con tutti, mi piace sentirmi a casa mia dopo aver preso un aereo, mi piace la sensazione di non essere mai lasciato solo.
I murales. Te l’avranno detto in tanti, lo so, perdonami se risulto banale. Girare fra le tue strade e trovare gigantografie di Maradona e Pino Daniele… tu forse ci sei abituata, ma visto da fuori, credimi, è incredibile. L’amore per il calcio, l’orgoglio partenopeo, sai cosa significano? Scusami se sono ripetitivo ma sì, il senso di appartenenza, l’unità, ancora una volta.
Sai cos’è? Nel mondo in cui viviamo spesso ci si vergogna a mettere in vetrina la propria emotività, a condividere i propri sentimenti. Ecco perché tu sei speciale. Perché tu non ti vergogni, sei un po’ vecchio stampo.
Tu ami e per questo sei amata.
Ci vediamo presto,
Omar Qasem

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