Quando mi hanno assunto sono venuti tutti i membri della famiglia per conoscermi. Una volta a casa mi hanno dato uno spazio fisso dove potessi sentirmi al centro dell’attenzione, come un vero protagonista. Ed io non mi sono mai tirato indietro, anzi ho lavorato sempre al massimo delle mie possibilità e non ho mai chiesto un giorno di ferie, Pasqua, natale ed epifania ho avuto cura nel mantenere fresche le bevande il cibo e molte volte ho saputo mantenere anche le medicine, ho sempre aperto la mia porta a tutti con pazienza e dedizione, insomma ero orgoglioso del mio lavoro anche perché mi hanno voluto. Ma un giorno proprio quando non me lo aspettavo sono arrivati due signori a portarmi una inaspettata notizia, sarei stato trasferito, a quel punto io un po’ incredulo e confuso ho creduto che forse sarei andato nella casa di campagna o quanto meno al mare. Mai avrei pensato di essere abbandonato all’angolo della strada senza meta, dopo tanti anni di onorata carriera e senza mai essermi lamentato . La mia delusione é tanta perché non solo ho perso il lavoro ma mi è stata tolta la dignità come si fa con il peggior nemico, ora sono qui all’angolo e la gente mi guarda male, ma che colpa posso avere io, io ho solo fatto il mio dovere e poi non sono altro che un frigorifero, a volte penso che avrei ancora tanto da dare ma per uno stupido scherzo del destino adesso sono qua ad aspettare il primo camion che mi porterà via per essere smontato, così non esistero’ più, ma resterò sempre deluso per come mi è stata rubata la dignità e per l’indifferenza con la quale le persone a cui ho dedicato la mia vita mi ha saputo riservare. Chi lascia un frigorifero per strada non ha cuore, Napoli vuole essere amata, non solo nelle curve, non solo nelle cartoline, ma ogni giorno per le strade e nei palazzi così come dai balconi e sui terrazzi quando da lontano ammiriamo il nostro panorama. Sappiamo che siamo noi i responsabili della nostra inciviltà quindi per migliorarci non dobbiamo fare altro amare e non sporcare.
