La storia del Teatro Nuovo

Nel 1724 due solerti impresari fecero costruire in uno spazio relativamente piccolo il “Teatro Nuovo”.

Costruttore di questa impresa fu Antonio Vaccaro che si cimentò in un impresa nuova visto che fino ad allora aveva edificato solo palazzi e chiese, tra cui la Chiesa della Concezione a Montecalvario. Fino a quel periodo i teatri erano concepiti e costruiti come in un unica sala con un palco e una platea con panche o sedie.

Il Vaccaro sfruttando la pendenza del posto creò una platea di ben 200 posti ed edificò 5 file di 13 palchi ognuna ottenendo 600 posti e costruendo il teatro piu capiente a Napoli in quel periodo. Al Nuovo venivano rappresentate perlopiù opere buffe e prosa, era frequentato da gente plebea ma suscitava tanta curiosità tra la nobiltà, col passare degli anni ed acquistata una certa notorietà, vennero eseguiti altri generi di commedia ed iniziarono ad essere eseguite opere di grandi artisti quali Paisiello, Cimarosa Piccinini ecc…

Ormai il Nuovo godeva di enormi prestigi tanto da essere frequentato addirittura da re Carlo di Borbone.

Leggenda vuole che il re instaurò una relazione con la soubrette della compagnia, la regina scopri’ questo tradimento e coincidenza volle che in una sera di inaugurazione della stagione del teatro Reale ( l’odierno teatro San Carlo, costruito sullo stesso progetto del teatro nuovo)… il Nuovo si incendiò e fu distrutto completamente.

La ricostruzione fu lunga e quando riprese a vivere apparve subito che non avrebbe avuto lo stesso prestigio. Successivamente il palco del teatro fu calcato da noti artisti , lo stesso Raffaele Viviani affascinò il pubblico con i suoi gesti e la sua mimica facciale.

Il Nuovo risaliva piano piano, si modificava ai cambiamenti dei secoli si susseguirono tanti impresari e si ebbero sia tanti momenti di crisi economica sia pause come l’entrata in guerra del 1914 , iniziarono ad alternarsi sia artisti noti che giovani emergenti infatti nel 1929 andò in scena un giovane Totò . Negli anni ’30 giunsero i fratelli De Filippo che inscenarono diversi atti unici ma usarono il teatro Nuovo soprattutto come laboratorio teatrale. Di li in poi fu la volta di Vincenzo Scarpetta, Tecla Scarano, e Lucy D’albert . Nel 1935 un nuovo incendio lo distrusse e nessuno investi’ per la ricostruzione fino al 1985 dove il teatro Nuovo ha acquisito una nuova veste diventando un teatro d’avanguardia.

Oggi al teatro Nuovo ci sono programmazioni di artisti nazionali ed internazionali di notevole successo arricchendo sempre di più la rinascita dei Quartieri Spagnoli.

Anna Corradino

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