Martina Esposito, la fotografa con la passione per la differenza. L’intervista on-line

 La fotografa con la passione per la differenza: Martina Esposito

Intervista on-line

Stavolta un’intervista on-line, protagonista la fotografa napoletana  Martina Esposito.

Martina lo scorso marzo è stata  protagonista a Castel Dell’ Ovo con la mostra “Tra le braccia di Salmace”,un racconto fotografico sulla vita delle trans.

Tramite uno scambio di messaggi su Facebook io e Martina abbiamo dato vita a questa intervista per poter raccontare di una passione, di come superare gli ostacoli per dar vita alle proprie ambizioni.

 

-Il tuo ultimo progetto : la tua mostra Castel dell’Ovo, raccontami del tema,dell’organizzazione e delle  sensazioni rimasteti.

Bhe, il progetto di questa mostra non è nato per il castel dell ovo, ma quasi un anno prima, durante una cena con la mia curatrice Martina Tarallo. Parlavamo del fatto che volevamo partecipare al setup contemporary art fair di Bologna, ed io volevo partecipare a qualsiasi costo con un tema sociale, che riguardasse le donne, poiché il tema della fiera di quest’anno è stato l’attesa, pensai che una donna trans mi avrebbe potuto spiegare meglio di chiunque cosa significa aspettare.Dunque dopo tantissime ricerche ci siamo rivolte ad un associazioni e 4 donne si sono offerte di raccontarsi senza filtri. Essendo da sole, non avendo una galleria alle spalle io e la Tarallo dopo Bologna che ci ha portato via tutto ciò che avevamo in termini economici, abbiamo deciso di creare un crowdfunding per sostenere le spese dell allestimento al castel dell ovo, con cui abbiamo coperto una parte delle spese. è stato difficilissimo ma non volevamo deludere queste donne, né i nostri sostenitori. l’abbiamo fatto, al meglio delle nostre possibilità, in un posto difficile da gestire perché inalterabile, ecco perché abbiamo usato cavalletti e le opere le abbiamo stampate in forex grandezza 50×70. è stato meraviglioso

-Quando nasce la tua passione per la fotografia?

Più che la passione per la fotografia ho una passione per l’arte in generale, per la comunicazione attraverso di essa. Fotografo da pochi anni tutto sommato. Un giorno per puro caso rispolverai l’analogica di mio padre e c’è stata una certa chimica tra me e quell’oggetto così prezioso. Un imprinting. Cominciai a provare e a riprovare. Improvvisamente mi sono accorta che fotografare era un modo di comunicare che smuoveva davvero qualcosa negli altri, a chi guardava i miei scatti. E’ stato tutto sorprendentemente semplice e veloce, così ho continuato.

-Con la fotografia che tipo di comunicazione viene fuori rispetto ad altre forme?
E’ diretta, ci sono solo io e la mia macchina fotografica, contro il mondo o con il mondo. non so spiegartelo diversamente. è il mio punto di vista, sono io l’osservatore e non viceversa. non so spiegarlo in altro modo.

-Hai parlato di attesa. Trans e attesa. L’arte fotografica prevede tanti attimi di attesa. Tu cosa attendi per la tua professione e passione?

Aspetto di poter raccontare, aspetto di poter fare la differenza per qualcuno.
-Cosa intendi per “differenza”?
Dare voce a, aiutare, salvare. cambiare. credo che ognuno di noi possa aiutare, tutti sappiamo fare qualcosa, perciò dovremmo almeno provarci.
-Anche Napoli ha bisogno di aver voce?Che rapporto hai come città?Professionalmente e privatamente

Il fatto che sia rimasta qui a Napoli è una scelta. difficile si ma la mia scelta. mi piace pensare che le persone che amano davvero questa città possano farla vedere agli occhi del mondo per quella che è davvero, ossia una città piena di difetti, come tutte, ma con pregi memorabili. professionalmente è difficile restarci e anche privatamente, ma farò l’impossibile per rimanerci, o chissa per ritornarci.

Spero di diventare una delle eccellenze di questa città nel mio campo.

-So che non sei una fotografa di paesaggi allora se ti chiedessi di postare una foto che rappresenti per  te Napoli che foto pubblicheresti? (Puoi anche raccontarla)

 Credo che il reportage che ho fatto sulle donne trans descriva napoli davvero bene. quando sono stata a bologna tutti i visitatori pur non sapendolo hanno subito detto che erano ambientate a napoli. napoli ha un anima che è dentro i suoi personaggi, che la raccontano anche solo con un espressione del volto, con la propria forza, i napoletani sono unici, si riconoscono, hanno una forza riconoscibile.

Nella mia classifica il Vesuvio non è tra le prime cose belle di napoli, anzi.
– Allora visto che ci siamo , quali sono ?

 Il calore, ma quello è scontato, l arte dell arrangiarsi, il sapersi adattare alle situazioni, sapersi reinventare, essere aperti come poche città di questo paese, le radici.
le tradizioni.
Il cibo che non è da sottovalutare.
Sono tutte cose che non si vedono come un paesaggio  ma ci sono, sono fortemente presenti e riconoscibili.
il paesaggio è una cornice straordinaria di un contenuto molto più profondo.

Se riesci a far vedere davvero quel che descrivi , ciò che è al di là della cornice allora ti auguro ,anzi scommetto che presto potrai fare la differenza di cui parli
-Cosa diresti a chi come te ha una forte passione che porta emozioni negli altri ?
Di non arrendersi, di non soffrire se i “risultati” non vengono subito, i risultati sono per noi stessi, poi se gli altri li vedono ben venga. è una missione interiore, poi se ci si riesce tanto di guadagnato, non è mai inutile.
 

 Biografia di Martina Esposito

 

Martina Esposito nasce a Napoli il 20 Novembre 1991, studentessa di ingegneria informatica, si dedica presto alla sua grande passione: la fotografia. Vincitrice di molti premi tra cui la borsa di studio in fotografia alla scuola di cinema di Napoli nel 2016, partecipa a molti eventi internazionali come il Tedx. In ogni cosa che ci circonda esiste il bello, soprattutto lì dove siamo convinti che non ce ne sia abbastanza, per Martina la fotografia deve indagare questo aspetto nella parte più brutale e squallida della realtà. Il lato doloroso della vita è anche quello che si ha più paura di affrontare, che si finge di non vedere, ma al tempo stesso è quello più forte e attraverso i suoi scatti, l’artista vuole in qualche modo sacralizzarla, e portare il fruitore ad una forte riflessione. Foto di strada, sguardi persi nel vuoto, emarginazione, solitudine, eppure queste immagini ci trasmettono al tempo stesso speranza, bellezza, e ci lasciano il finale aperto, dove tutto è possibile.
Photo Exhibitions: Riot Studio, Febbraio 2017 – Napoli Meeting del Mare 2017 – Marina Di Camerota SetUp Contemporary Art Fair 2018 – Bologna
Publications:
Ansa Napoli, Il Mattino, La Repubblica, Impatto Magazine, Qube Music, GettyImages
Prizes : Primo Premio “Mostrandomi ti mostro,” – Napoli Primo Premio “Proscenio dei Talenti” – Napoli Primo Premio concorso Nazionale “Io Donna Fotografa” – Fotografia.it Primo Premio LiberAzioni – Torino Premio Tiziano Campolmi – SetUp Contemporary Art Fair 2018 – Bologna

(fonte : https://www.facebook.com/martinaespositophotographer/)

Fabio De Rienzo

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