Se qualcuno qualche tempo fà ci avesse predetto questo, lo avremmo fatto internare! Eravamo nel momento dove tutti i nostri traguardi iniziavano a vedere la luce, ancora era tanto il cammino da fare, ma la luce c’era!
Il rilancio del nostro quartiere attraverso tante iniziative, anche a volte in contraddizione tra loro; erano pur sempre un battito continuo che il cuore pulsante dei vicoli non poteva e non doveva reprimere!
I vicoli sempre pieni di gente, sui social facevano rimbalzare foto… il Murales di Maradona; il vico Totò; Santa Maria Francesca; San Matteo; Vico Lungo Gelso, le spritzerie, i localini… tutto il calore e il senso di questa terra conficcata nel centro della città più bella e più contraddetta al mondo.
E poi?!? poi ci siamo svegliati in un’incubo, un buco nero dal quale non si vede ancora la luce, quelli bravi la chiamano Pandemia; un nemico invisibile che tiene tutti in casa, che ha fatto riscoprire lo spirito dei più al bene comune di salvaguardare prima se stessi per salvaguardare gli altri.
A tutto questo però c’è un esercito da elogiare… un esercito che è da sempre in prima linea, guerra o non guerra; che lotta spesso contro lo stesso nemico che prova a salvare; un esercito fatto di uomini e donne, che non possono pensare prima a se, loro sono li per pensare prima agli altri, un esercito sottopagato, spesso vessato e maltrattato, anche umiliato al fronte della missione quotidiana. Loro guardano la morte in faccia, quella degli altri e la loro, perchè ogni suono di sirena è per loro un incognita, un brivido, una emozione che non possono vivere, perchè loro devono essere pronti subito a combattere…
Il personale sanitario tutto, dai medici, agli infermieri ed a tutte le altre categorie che sono li a combattere al fronte invisibile và tutto il nostro rispetto e solidarietà, sperando che alla fine di tutta questa storia, la gente torni all’umanità e si ricordi che da questa brutta storia, chi ha avuto la forza di tirarci fuori, saranno stati loro…
NON CHIAMATELI EROI, SAREBBE RIDUTTIVO!!!
Fabio Zizolfi
Si ringrazia Marco per la foto