Torillo e l’edicola dei ricordi immutati-Fotografia dai quartieri

Torillo e l’edicola dei ricordi immutati

Ai quartieri spagnoli i ricordi ti inseguono

Questa foto che vedete è un’immagine “rubata” ai vicoli dei quartieri spagnoli, scattata in zona Taverna Penta. Il soggetto della foto non è semplice muro, è la vecchia locazione dell’edicola di Torillo.

Un muro bianco e vuoto in contrapposizione alla mia memoria piena zeppa di ricordi colorati. Un muro bianco dove prima c’era l’edicola di Torillo o’ giurnalista. L’edicola vuota e abbandonata è stata rimossa ma non i ricordi del me bambino che compra le figurine dei calciatori da Torillo.

Tra i vicoli dei quartieri un muro spoglio, l’edicola via per sempre come la mia infanzia. Via dal muro ma intatta ed aperta come allora nei vicoli della mia mente.

Guardare e scoprire come il mondo attorno a te sia cambiato, mentre ci si crede immutati ed immutabili, ti porta ad avere un magone, che non è un grosso mago, sintomo di un sentimento ibrido malinconia-paura, paura per il cambiamento.

Eppure noi stessi non siamo immutabili anzi spesso cambiamo molto più del mondo che ci circonda ed è il nostro proprio estremo mutamento che fornendoci una prospettiva differente rispetto a quella iniziale, a quella da cui abbiamo cominciato a veder il mondo, la prospettiva dei bambini, ci fa guardar le cose con una visione diversa.

Esistono, però, luoghi in cui anche la prospettiva differente non muta la visione d’insieme dell’ambiente e tra questi sicuramente ci sono i quartieri spagnoli. Il motivo? Questioni morfologiche.

Vicoli stretti, salite (discese), basoli, incroci. I ricordi non hanno modo di ristagnare e confondersi con i muri ma come grosse palle di gomma vengono spinti dall’aria compressa degli stretti vicoli   a tutta velocità. E così su e giu, destra e sinistra, un rimbalzo sui basoli, un cambio di direzione, un altro vicolo e un’altra spinta d’aria. Vanno veloci e con il quartiere che anch’esso in qualche modo cambia quasi non li vedi ma se li cerchi più che trovarli ne vieni travolto.

Ecco i quartieri sono quel luogo in cui devi stare molto attento quando cammini ma non ai motorini o alle persone ma ai ricordi che posson travolgerti a tutta velocità.

Ma che c’entra la morfologia con i ricordi? C’entra, le persone hanno l’anima modellata secondo il luogo a cui appartengono. Quel discorso di vicoli, basoli e salite era una descrizione dell’animo dei quartierani.

Se provenendo da Via Toledo imboccaste Taverna Penta, o con il nome toponomasticamente riconosciuto di Via Emanuele de Deo, e cominciaste   a risalirla ad un certo punto trovereste Torillo, ancora lì, con la sua edicola che non vende più giornali ma ricordi immutati.

 

Fabio De Rienzo

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